Immagina di essere lì, seduto sulla tavola, in attesa dell’onda perfetta. Il sole che scalda la pelle, il rumore dell’oceano che si mescola al battito del tuo cuore. Sei nel tuo elemento, connesso con la natura in modo primordiale. Eppure, proprio sotto di te, il mare nasconde una verità scomoda: il surf, per quanto rappresenti la libertà e la purezza della vita in acqua, non è sempre amico dell’ambiente.
Sì, lo sappiamo. I surfisti amano il mare più di qualsiasi altra cosa e molti di loro sono in prima linea nella battaglia per la sua protezione. Ma siamo sicuri che il nostro stile di vita sia davvero così sostenibile? Oppure stiamo vivendo una relazione tossica con l’oceano senza nemmeno accorgercene?
L’Anima Verde del Surfista
Il surfista, per definizione, è un amante della natura. Passiamo più tempo in mare che sulla terraferma e sviluppiamo un’attenzione quasi ossessiva per le condizioni del vento, delle maree, delle correnti. Insomma, siamo dei veri e propri meteorologi da bar. Ma non è solo questo: vediamo l’inquinamento in prima persona, ci indigniamo quando troviamo plastica tra le onde e spesso ci rimbocchiamo le maniche per ripulire le spiagge.
E non siamo soli in questa missione. Associazioni come Sons of the Ocean lavorano per sensibilizzare, fare ricerca e proteggere il nostro playground più prezioso. I surfisti sono spesso pionieri nel campo della sostenibilità: alcuni boicottano i brand inquinanti, scelgono mute ecologiche, supportano iniziative di cleanup.
Ma ora arriva la parte difficile…
Il Surf: Un Passatempo Davvero Sostenibile?
Purtroppo, il nostro amato sport non è immune da contraddizioni. Anzi, ne ha parecchie. Vediamole insieme:
- Le Tavole: Belle, Leggere… e Tossiche
La maggior parte delle tavole da surf è fatta di poliuretano, resina epossidica e fibra di vetro. Tutti materiali derivati dal petrolio, difficili da riciclare e altamente inquinanti. E non finisce qui: la produzione di una tavola emette una discreta quantità di CO₂ e scarti tossici.➜ Soluzione? Esistono alternative più green: tavole in schiuma riciclata, resine bio-based o addirittura in legno. Non saranno ancora perfette, ma è un passo nella direzione giusta. - La Cera: Profumata, Appiccicosa e… Dannosa per il Mare
Lo sapevi che molte cere contengono paraffina, un derivato del petrolio? Ogni volta che ti lanci nell’acqua, piccoli residui si disperdono nell’oceano.➜ Soluzione? Scegli cere naturali a base di ingredienti biodegradabili. Stesso grip, ma senza effetti collaterali per l’ambiente. - Le Mute: Comode, Protettive… e Pessime per il Pianeta
Il neoprene, materiale di cui sono fatte quasi tutte le mute, è un altro derivato del petrolio, difficile da riciclare e ad alto impatto ambientale.➜ Soluzione? Alcuni brand stanno proponendo mute in Yulex ( Patagonia, Decathlon, … ), un materiale naturale e più sostenibile. Certo, costano un po’ di più, ma vuoi mettere la soddisfazione di surfare senza senso di colpa? - Il Surfista Globetrotting: Viaggi da Sogno, Impatto da Incubo
Amiamo viaggiare alla ricerca dell’onda perfetta. Ma spostarsi in aereo per surf trip esotici significa anche lasciare un’impronta di carbonio importante.➜ Soluzione? Optare per mezzi di trasporto più sostenibili (treni, auto condivise), esplorare spot locali invece di volare dall’altra parte del mondo ogni stagione e compensare le emissioni piantando alberi o sostenendo progetti di riforestazione. - Eventi e Turismo di Massa: Da Paradiso a Disastro Ambientale
Alcuni spot iconici del surf sono diventati vittime del loro stesso successo. Troppi turisti, troppa plastica, troppa cementificazione. Il surf può portare ricchezza alle comunità locali, ma se non gestito bene rischia di danneggiare proprio quegli ecosistemi che cerchiamo di proteggere.➜ Soluzione? Sostenere comunità locali, ridurre l’impatto turistico, rispettare le regole delle spiagge e, se possibile, partecipare a iniziative di sensibilizzazione.
Verso un Surf più Green: La Sfida è Aperta
Il surf e l’ecologia sono fatti per stare insieme, ma come ogni relazione, richiedono impegno. Non possiamo più ignorare le contraddizioni del nostro lifestyle. Fortunatamente, le alternative esistono, e sempre più surfisti stanno facendo scelte consapevoli.
Noi di Sons of the Ocean crediamo che ogni piccolo gesto conti. Dall’uso di attrezzatura più sostenibile alla scelta di destinazioni meno impattanti, possiamo fare la differenza. Il mare ci regala onde e libertà: in cambio, il minimo che possiamo fare è proteggerlo.
Quindi, la prossima volta che prendi la tavola, chiediti: il tuo surf è davvero in armonia con l’oceano?
Se la risposta non ti convince del tutto, non preoccuparti. Cambiare è possibile, e come diciamo sempre… una goccia non è niente, ma tante gocce fanno un oceano.